Tuesday, August 10, 2010


TECNOLOGIA ESSENZIALE 1

Messaggio in una Bottiglia

"La Tecnologia e' davvero Essenziale ?" ovvero: L'Informatica senza Computer

LETTURA ESTIVA RobAng

(edizione cartacea: 05-Maggio-1998)
(edizione digitale: 10-Luglio-2001)
(edizione web: 11-Agosto-2010)
(edizione web commentata con link wikipedia:  26-Aprile-2019)



Ero uscito di casa, dopo il naufragio della mia navigazione in Internet; o meglio, dopo il mio ennesimo tentativo di "settare" il PPP, la "connessione" del "modem" al "provaider" che mi avrebbe fornito il suo "TISSIPI'-IP". Avevo sperato, fino all'ultimo momento, di riuscire ad ascoltare il fischiettino della connessione riuscita, come quello che avevo sentito da Giorgio, il mitico guru dell'informatica, l'uomo che si era fatto il PC da sé, raccattando pezzi di schede madri da tutte le parti e che aveva la casa piena di monitor e "RAM" sbagliate. Giorgio era stato lasciato dalla moglie. Lei si era "rotta" di spolverare i suoi cavi raccolti all'immondezzaio. Dopo l'ennesimo litigio perché aveva "deliberatamente mosso le schede con l'aspirapolvere" e aver "tolto così l'ossido sui contatti che permetteva alla scheda video di far girare il videogioco 3d", se n'era andata di casa. E non era più tornata.

Sotto il vecchio Castel S. Angelo, quello dove era nato il mio bisnonno materno, c'erano i banchi di una mostra di libri. Stavo camminando tra montagne di pubblicazioni accatastate, riunite per argomenti o in ordine sparso. Le potevi sfogliare, girare e riporre sugli scaffali, sentendo il loro peso, e facendo una certa fatica fisica, diversa da un libro all'altro.
Vedere quei libri provocarono in me la stessa sensazione provata dal marinaio che, dalla coffa dell'albero di maestra, vedeva all'orizzonte presentarglisi davanti il verde della terra, dopo le peripezie passate durante la burrascosa notte.
Quei libri mi fecero mettere piede di nuovo sulla terraferma. L'informatica non riuscirà mai a riprodurre il peso d'un libro. Ogni libro ha un colore, e subisce una usura. Nessun documento ipertestuale, nessuna pagina internet possono riprodurre l'orecchietta di un vecchio libro. Nell'era dell'informatica sono in estinzione i "pesciolini d'argento", cioè quegli insetti lunghi che mangiano le pagine dei libri. Si tratta di un vantaggio ? La cultura diventa così eterna ? No, perché i media elettronici invecchiano velocemente e così la cultura affidata all'elettronica svanisce velocemente. Inoltre, l'elettronica appiattisce. Con il computer tutti i libri sono uguali, visti nello stesso modo, attraverso un monitor 2/3, in modalità "landscape", come un film di quart'ordine, nel verso sbagliato, quello più innaturale, largo e basso,per cui una pagina bisogna farla scorrere sul video più volte, per poterla vedere tutta. Bisogna coricare il monitor di fianco, come il "Pivot", che si adatta alla rotazione impostata e riscrive il testo verso la nuova direzione; così, se devi disegnare usi l'orizzontale, come orientamento; mentre se devi leggere o scrivere un testo, usi il verticale. Però non basta. Il fatto è che scrivere o disegnare attraverso un computer è scomodo. Leggere un libro al computer ci fa diventare ciechi e nevrotici. E con il crampo alla mano.

Ci sono posizioni di lettura, di disegno e di scrittura che dall'avvento del computer rischiano di estinguersi, se così si può dire. Sdraiato sul divano non posso scrivere, muovermi, agitarmi, se ho un computer in mano. Si dirà: "vuoi mettere i vantaggi del computer."
Quali ? Scrivere un articolo direttamente in "bella copia" e spedirlo in redazione in un istante. Risultato: perdo tre volte il testo perché non ho salvato le modifiche e perché si è scaricata la pila o si è tolta la corrente; il testo non è arrivato, oppure le lettere accentate sono state sostituite da caratteri balenghi.
Il testo che sto scrivendo è a matita su un foglio a quadretti. Posso cancellare quanto voglio e fare intuitivamente tutte le operazioni che con un word processor posso fare solo dopo molto studio. E poi, che importanza ha aver scritto la parola "importanza" in neretto sottolineato, quando poi in redazione sostituiscono i caratteri con quelli che più si adattano all'articolo a fianco?
Mentre scrivo sulla carta non devo necessariamente bruciare energia elettrica. E' vero che, usando carta, distruggo alberi, ma posso, poi, cancellare il testo e riutilizzare la carta. Si potrebbe inventare della carta adatta a questo, invece di perdere tempo con il computer. Poi, finito di scrivere, potrei spedire il testo in redazione con un fax. Si potrebbe inventare un fax ad alta risoluzione, come uno scanner, in un prodotto telefonico molto più vicino al telefono che al computer, che non ha bisogno di dover essere acceso, di dover attendere che parta il sistema operativo, prima; che parta il programma di scansione, eccetera, eccetera. Si dirà: "Appunto, scrivendo il testo direttamente al computer non c'è bisogno di scandire niente !"
Già, però devo stare tre ore, o tutto il tempo che mi ci vuole a scrivere e a pensare cosa scrivere, con un monitor acceso sulla faccia, ad abbronzarmi di onde elettromagnetiche, intontirmi di ventole di raffreddamento.

Ecco un'altra cosa che il computer sta distruggendo: il rumore del pennino sulla carta. Quel rumore graffiante che ci accomuna, noi comuni mortali, a tutti gli scrittori del passato e a tutti gli uomini o donne che scrivono e che hanno lasciato testimonianze scritte di sé, dagli Egizi, e anche prima.
La grafia lascia l'impronta di sé stessi ai posteri. Come una fotografia. Di noi computerizzati non rimarrà nulla di personale, solo impulsi elettromagnetici, ed il testo scritto da una stampante a getto d'inchiostro.
Un racconto di Asimov narrava di un futuro, neanche tanto lontano, in cui le macchine, intese come computer, sostituivano il dar di conto. Non si scriveva più a mano, non si moltiplicava più a mente. Tutto veniva fatto dalla macchina. E in questo mondo tecnologico e militarizzato uscì un omino, che aveva inventato qualcosa di sconvolgente, che permetteva di svolgere calcoli di qualunque complessità con un oggettino semplice. Questa invenzione sconvolgeva il mondo tecnologico d'incredulità e di libertà. L'invenzione permetteva all'uomo di svincolarsi dalla macchina e di sopravvivere senza di essa. Con un semplice legnetto si poteva dar di conto. Quel legnetto era una matita. L'inventore venne sopraffatto. Non si poteva concedere al mondo tanta libertà. Quel legnetto era come un'arma. Una libertà che potevano usare tutti.

L'ingrato suono di una musichetta fastidiosa mi distolse dalle mie elucubrazioni mentali. Con un gesto affrettato, il mio vicino tolse dalla tasca qualcosa e lo avvicinò all'orecchio, cominciando a parlare a voce alta e facendoci partecipi di cose che a nessuno interessavano. Come il computer, esiste un altro oggetto di cui possiamo fare a meno, ma che, con l'inganno della libertà totale, ci sta ingabbiando: è il telefonino.
E' l'oggetto più scomodo che potessero inventare. Probabilmente stiamo vedendo solo gli inizi dell'era tecnologica che abbiamo davanti. Siamo bombardati da pubblicità che vuole convincerci che il telefono portatile ci darà la vera libertà.
Quella di essere controllati dovunque noi siamo, di essere spiati, registrati. Liberi di avere un peso ed una preoccupazione appresso inutile e sicuramente dannosa alla salute. Perché se non lo è (e lo è) dannoso direttamente il telefonino, lo sono sicuramente le centinaia di migliaia di antenne che ci sono e che saranno sempre di più. Perché così riusciremo ad inviarci la foto della nonna che non andiamo mai a visitare. Perché così riusciamo a sentire, pagando, della musica che potevamo sentire gratis. Perché è così che si va verso la tecnologia.

In un libro, "L' IBM e l'Olocausto", Edwin Black, a proposito dell'uso distorto che fece il Nazismo delle tecniche statistiche automatizzate scrive così: "L'alba dell'era informatica coincise con il tramonto della dignità umana".
Usando la tecnica americana che avanzava, furono uccisi milioni di Ebrei. Essi furono stanati con "innocue" classificazioni e censimenti. La tecnologia cambia. Oggi si catalogano non solo gli individui, ma anche le azioni insignificanti che compiono. Tante azioni di un tipo assumono significato statistico. Tante telefonate allo stesso numero, tante parole su un argomento. Tante frequentazioni di luoghi. Tanto accanimento su pagine Internet.
Se colleghiamo un telefono, dobbiamo avere anche un televisore. Così, se richiediamo un allaccio telefonico, ci arriva la richiesta di pagare il canone di un televisore che non abbiamo. Se abbiamo usato un certo lessico, abbiamo sicuramente certi scheletri nell'armadio. E così, sempre la statistica insegna che quando i numeri sono grandi, le teorie diventano realtà probante.
Diventeremo un popolo di schedati, proprio quando le leggi vietano di creare archivi di schedati. E' lo Stato stesso che ci scheda, con l'ipocrisia di chiederci anche l'autorizzazione. Noi non dovremmo darla mai, l'autorizzazione alla schedatura, all'essere messi in elenchi. Ma anche non dando l'autorizzazione, non abbiamo i mezzi per controllare l'esistenza dell'elenco con il nostro nome, né abbiamo l'arma per essere sicuri di essere tolti dall'elenco.

Tra le mani avevo un libro meraviglioso. Ogni pagina riservava una sorpresa. Aprendolo, dei modelli di carta di edifici si dispiegavano, fuoriuscendo dalle pagine. Si trattava di un libro di storia dell'architettura, contenente modelli 3D. Quelli tanto sbandierati dai CD multimediali, che il più delle volte contengono solo una sciatta decina di pagine, difficilmente consultabile, su argomenti generici; il tutto, invece, presentato come il massimo della cultura attualmente possibile.
Un altro libro era fatto nello stesso modo: uno sulla storia delle Invenzioni. Se di qualunque invenzione esiste un aspetto positivo, quello per cui è stato inventato, gli aspetti negativi sempre la superano, perché sono più immediati e redditizi. Così se Internet e l'informatica dovrebbero aiutarci a muoverci di meno, è vero il contrario, dato che il traffico è sempre in aumento. Perché? Perché per alimentare la macchina Internet c'è bisogno di sempre maggiore energia e perchè la velocità delle informazioni che viaggiano fanno aumentare il bisogno di muoversi. Facciamo un esempio: una cosa che non ha risolto il commercio via Internet è il bisogno di spostare le merci acquistate. Anzi: la facilità d'acquisto ha moltiplicato le distanze ed i consumi. Se prima andavamo vicino casa a comprare quello che ci serviva, ora compriamo l'inutile a centinaia di chilometri di distanza, pensando di risparmiare in una vendita all'asta di cose usate. Il corriere farà la spola tra chi ci vende gli oggetti e noi, consumando molta di più dell'energia necessaria a noi per guardare distrattamente delle vetrine. Molte volte ci saremmo accontentati di vedere l'oggetto all'interno di un negozio: il nostro bisogno di contatto si sarebbe fermato lì, davanti al prezzo. Ora, invece, richiediamo videoregistratori non funzionanti a truffatori di professione con la stessa leggerezza con cui affidiamo i nostri soldi a investitori arrischiati travestiti da banche costruite dal nulla. Chi compra nulla riceve nulla, consumando le proprie energie e le proprie finanze. Se, per esempio, inviamo un lavoro di stampa ad un centro servizi, la cosa che possiamo evitare è di spostarci noi, in quanto inviamo il documento via posta elettronica. Quello che non possiamo evitare è il dover andare a ritirare la stampa o il viaggio di chi ce la porta a domicilio. Internet accorcia le distanze, ma moltiplica i costi. Quello che è necessario fare è discernere quale è l'uso utile della tecnologia e quale è dannoso. Bisogna saper guidare l'informatica, per non rischiare di esserne travolti. Per questo, torniamo a scrivere con la matita, affidando le lettere al vecchio postino ubriaco. Arriveranno in ritardo, ma i nostri posteri ci leggeranno. Un altro "bip-biip-bip-biip" bloccò i miei pensieri. Ero giunto in uno stand della mostra, in cui si faceva una dimostrazione di una trasmissione via alfabeto morse. Un uomo di una sessantina d'anni aveva tra le mani un legnetto con un contatto elettrico e due fili collegati ad un vecchio trasmettitore, con il quale inviava messaggi di richiesta d'aiuto lontani. Tre punti, tre linee, tre punti. S O S. Esse O esse. Richiesta di soccorso.

Oggi, la grande ed innovativa tecnologia ha inventato una cosa vecchia di cent'anni, riciclandola per nuova: S M S. Richiesta di messaggi idioti. Inutilità che inonda l'aria di baggianate da cretini. Un semplice linguaggio aveva bisogno di un solo tasto per raggiungere in onde lunghe qualunque punto della terra, con un minimo di energia. Morse mordeva il mondo di intelligenza, in un'aria pulita dallo smog elettromagnetico, in cui il rumore dell' S O S veniva raccolto come il messaggio in una bottiglia. UTMS deve urlare onde d'alta frequenza, che provocano l'elettrolisi del sangue e la propagazione della leucemia. Vivremo in città sempre più simili all'interno di un forno a microonde, contenti di diventare sempre più idioti, con i neuroni uccisi giornalmente dalla cottura elettronica, oltre che dai polmoni catramizzati.
Forse stavo esagerando, ma il libro che avevo in quel momento tra le mani non mi aiutava. "Il Medio Evo prossimo venturo" di Roberto Vacca. Strano, ma il medio Evo è già arrivato e ci siamo già dentro. Il venturo è già passato in una sorta di striscia di Moebius in cui il davanti è il retro di una cosa già trascorsa.

Sentii delle maledizioni provenire dallo stand seguente. Un ragazzo sui vent'anni cercava di inviare un messaggio da un computer. I caratteri a video non corrispondevano con quelli della tastiera. Ah, santa cosa la penna, con cui puoi scrivere da sinistra a destra o da destra a sinistra nella lingua che vuoi, senza dover bloccare la tua intelligenza dietro ad una incompatibilità elettronica. Improvvisamente, un rumore sordo provenne da un altoparlante che stava annunciando una conferenza sulle nuove tecnologie editoriali. Il buio piombò su tutta la mostra. Le luci si erano spente repentinamente, bloccate dal corto elettrico.
Niente più energia elettrica. Niente più tecnologia. Niente più voce. Niente più. Il corto aveva preso tutto. L'intera zona al buio. L'intera città. L'intera nazione. L'intero mondo occidentale. Le automobili si fermarono perché non poterono più essere rifornite dalle pompe di benzina, elettriche. I giornalisti non poterono raccontare nulla di quello che era accaduto, perché non si poteva stampare nulla, senza energia elettrica. Neanche le pizzerie potevano fare le pizze, perché i forni elettrici sarebbero rimasti eternamente freddi. Insomma, una catastrofe planetaria, determinata dal disgraziato annuncio della elettronica rivoluzione editoriale.

L'omino guardò il microfono, rimasto muto e al buio. C'era solo la luce della luna, piena, che rischiarava la mostra di libri. La gente prese a tornare a casa, a ripristinare il caminetto alla cui luce raccontare fiabe ai bimbi, per farli dormire. Raccontare di quando una volta esisteva un oggetto chiamato televisione, in cui si vedeva qualcosa, chiamato "Carosello", in cui esisteva una realtà che invece con esisteva.

Pensai a Giorgio, quello del computer. Forse sua moglie sarebbe tornata, adesso che il computer non avrebbe potuto funzionare più. Nel naufragio della tecnologia, sarebbe rimasta un'isola deserta in cui leggere, magari solo di giorno, un buon libro.

Mi avvicinai al bordo del fiume Tevere. Lanciai questo messaggio, chiuso dentro una bottiglia.

05-Maggio-1998 RobAng


"Tecnologia Essenziale"

(edizione cartacea: 05-Maggio-1998)
(edizione digitale: 10-Luglio-2001)
(edizione web: 11-Agosto-2010)
(edizione web commentata con link wikipedia  26-Aprile-2019)


MESSAGGIO IN UNA BOTTIGLIA

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Nota dell'Autore (RoBang!)  26-Aprile-2019:

"Nel ventennale della stesura di TECNOLOGIA ESSENZIALE il comitato di redazione ( composto da RobAng, RoBang! e Roberto BobMaX Angeletti :)  è lieto di annunciare che il presente racconto, o articolo, o manifesto dell'anti-tecnologia che dir si voglia, farà parte del copione del film (o romanzo, oppure fumetto, oppure cartone animato, oppure ... per l'appunto, film da Oscar) dal titolo "GeoDrinX_the(Simple)Story", che potete trovare a questo link.

Rimanete sintonizzati (carta e matita con la gommina dietro alla mano :)

A presto

RoBang!  
 

Friday, November 20, 2009

ESSENTIAL TECHNOLOGY 1

RobAng

ESSENTIAL TECHNOLOGY 1

Message in a Bottle
"Technology and 'really essential?"

Meaning: Computer Science without Computers
SUMMER READING

RobAng 10-July-2001

I left home, after the shipwreck of my browsing
Internet, or better, after my umpteenth attempt to "set" the PPP,
"connection" of the "modem" to "provaider" that I gave its
"TISSIPI'-IP. I had hoped until the last moment, to be able to
listen whistle connection failed, like that
I had heard from George, the legendary guru, the man who
had made the PC itself, picking up pieces of motherboards from all sides
and had a house full of monitors and "RAM" wrong. George was
been left by his wife. She was "broken" by dusting the cables
collected at the garbage. After his last fight because he had
"deliberately moved the cards with the vacuum cleaner and had" taken so
oxide on the contacts that allowed the video card to run the
3D video game, "had gone home. And she was not returned.
Under the old Castel S. Angelo, the one where my great grandfather was born, were the stalls of an exhibition of books. I was walking between stacked piles of publications, grouped by topic or
random order. You could browse through the turn and put on the shelves, feeling their weight and doing some physical exertion, other than a book to another.
See the books provoked in me the same feeling experienced by sailor, from the pulpit of the mainmast, he saw the horizon present front of the green earth, after the adventures past
during the stormy night.
Those books made me set foot again on dry land.
The computer will never be able to reproduce the weight of a book.
Each book has a color, and undergoes wear. No documents hypertext, no website can play the auricle of an old book.
Extinction in the information age are the "silverfish" that is, those insects which eat the long pages of books. These advantage? Culture becomes eternal? No, because the media electronic age so quickly and culture entrusted electronics fades quickly.
Furthermore, electronics flattens.
With the computer all the books are the same, seen in the same way, through a monitor 2 / 3, in "landscape" as a film fourth order, the wrong way, the most unnatural, wide and low, that a page must slide on video several times, so that it can see everything. Must lie down beside the monitor, as the "Pivot", which fits to the rotation set and rewrites the text to the new
direction, so if you draw using the horizontal, as a guideline;
but if you read or write a text, use the vertical. But not enough. The fact is, writing or drawing through a computer is uncomfortable. Read a book to the computer makes us blind and neurotic.
And with the cramp in the hand.
There are positions for reading, drawing and writing that the advent computer at risk of extinction, so to speak. Lying on sofa I can not write, move, shake, if I have a computer
hand. You say: "you want to put the benefits of the computer."
Which? Write an article directly in "fair copy" and send it in drafting in an instant. Result: you lose three times the text because I saved the changes and why the battery is discharged or is removed the current; text has not arrived, or accented letters have been replaced by missed
characters.
The text I'm writing is in pencil on a paper check. I intuitively clear what I want and do all operations a word processor I can do only after much study. And then, that important is having written the word "importance" in bold emphasized when the office then replace the characters with ones that suit Article by side?
As I write on paper does not necessarily have to burn energy electricity. It 'true that, using paper, destroy trees, but I can, then, delete the text and reuse the paper. You could invent
paper used for this instead of wasting time on the computer. Then finished writing, I could send the text to the office with a fax. Yes could invent a fax at high resolution, like a scanner, a
Phones: much closer to the phone and the computer, which needs have to be switched on, having to wait until the system starts operational before, you start the scanning program, etc.,
etcetera. People will say: 'Well, writing the text directly to your computer no need to scan anything! "
Yeah, but I have to go three hours or as long as it takes me to write and thinking what to write, with a monitor on his face, with tanning of electromagnetic waves, stunned fans by cooling.
Here's another thing that is destroying the computer, the noise of pen on paper. That scratchy noise that unites us, we mortals, to all the writers of the past and to all men or Women who write and who have left written testimony of himself, by the Egyptians, and even before.
The handwriting leaves the impression of themselves to posterity. As a photography. Computer will not stay us nothing personal, just electromagnetic pulses, and the text written by a jet printer ink.
Asimov narrated a story of a future not so far away where machines, designed as a computer, replace the result of account.
Not written more by hand, not multiplied more in mind. All was done by machine. And in this world of technology and militarized came a little man, who had invented something overwhelming, which was used to perform calculations for any complexity with a simple trinkets. This invention blown away by the technological world of unbelief and freedom.
The invention enables man to free himself from the car and survive without it. With a simple stick could lead to bill. That stick was a pencil. The inventor was overwhelmed.
You could not give the world so much freedom. That stick was like weapon. Freedom that everyone could use.

Lucubration mind. With a hasty gesture, my neighbor took off something from his pocket and brought it to your ear, beginning to speak aloud and by sharing things that nobody is interested.
Like the computer, there is another object that we can do without, but, through deception of total freedom, we are enclosing is the mobile.
And 'the subject more uncomfortable that they could invent. Probably we seeing only the beginnings of the technological era we face.
We are bombarded by advertising that wants to convince us that the phone laptop will give us true freedom.
To be monitored wherever we are, to be spied on, recorded.
Free to have a weight and a concern following useless definitely harmful to health. Because if it is not (and is) dangerous directly to the phone, they are certainly hundreds of thousands
antennas there are and will always be more. Why so we can send the photo of the grandmother who never go to visit. Why so we can hear, paying, the music we could feel free. Because that's how it goes toward the technology.
In a book, "IBM and the Holocaust, Edwin Black, about the use skewed that the Nazis did the statistical techniques automated writes as follows:
"The dawn of the computer age coincided with the decline of dignity human. Using advanced American technology, were killed millions of Jews. They were dug out with harmless Classification and Surveys. "
Technology changes. Today is cataloging not only individuals, but also insignificant actions they do. Many actions of a type assume statistical significance. Lots of calls to the same number,
many words on a topic. So frequent in places. Both fury on Internet pages.
If you connect a phone, we also have a television. So, if we require a telephone connection, there comes the demand to pay fee for a TV that do not have.
If we used a lexicon, we definitely have some skeletons cupboard. And so, again the statistics shows us that when numbers are large, the theories become reality conclusive.
Become a nation of cards, just when laws forbid create card file. And 'the State itself that we form, with hypocrisy to ask for permission.
We should not ever give it, the authority for filing, being put on lists. But not giving the authorization, have the means to check the existence of the list with our name, nor do we have to make sure the weapon to be removed from the list.
In the hands I had a wonderful book.
Each page reserved a surprise. Opening it, the paper models of buildings unfolds, escaping from the pages. It was a history book architecture, containing 3D models. Those much-ballyhooed by Multimedia CDs, which most often contain only a sloppy ten pages, difficult to use on general topics, the all, however, presented as the maximum of the current culture possible.
Another book was done in the same way: one on the history of Inventions.
If any invention, there is a good thing, that it is invented, always outweigh the negative aspects, because they are more immediate and profitable.
So if the Internet and information technology should help us to move less, opposite is true, since the traffic is always increasing. Why? Because the Internet to fuel the car you need increasing energy and because the speed of information travel are increasing the need to move. Let a
example: something that has not solved the Internet commerce is the need to move the goods purchased. Contrary: the ease of purchase has multiplied the distances and energy consumption.
If before we went near the house to buy what we needed, now buy unnecessary to hundreds of miles away, thinking Save an auction of used things. The courier will make shuttling between those who sell items there and we consume much more energy required us to watch idly the windows.
Many times we would be content to see the object inside store: our need for contact would have stopped there before price. Now, however, we require VCR not working to professional fraudsters with the same ease with which we entrust our money from banks to investors ventured transvestites built by nothing. Who buys anything gets nothing, consuming their energy and their finances.
If, for example, we send a print job to a service center, the thing that we can avoid is to move us, as we send the document via email. What we can not avoid is the having to go to withdraw the press or those who travel there at the door home. Internet shortens distances, but it multiplies the costs.
What you need to do is to discern what is the use of helpful
technology and what is harmful. Must know how to drive computing, for not risk being overwhelmed.
For this, we return to writing with a pencil, handing the letters to old postman drunk. Arrive late, but our posterity us read.
Another "beep-beep-biip-biip" blocking my thoughts. I arrived in one exhibition stand, which was a demonstration of a transmission by Morse code. A man of sixty years in his hands a stick with an electrical contact and two wires connected to an old transmitter, which sends messages with for help away. Three points, three lines, three points. S O S. Or they them. Distress.
Today, a wide and innovative technology has invented something hundred years old, recycles for new: SM S. Request Messages idiots. Uselessness that filled the air fooleries by idiots.
A simple language needed one button to longwave reach anywhere on earth, with a minimum energy. Morse biting world of intelligence, in clean air electromagnetic smog, in which the sound of 'SO S was collected as the message in a bottle. UTMS must scream high-frequency waves, which cause the electrolysis of the blood and spread of leukemia. We will live in cities increasingly similar inside a microwave oven, happy to become increasingly idiots, with neurons firing killed each day by mail, as well that lungs tar.
Maybe I was exaggerating, but the book I had at that time between hands did not help me. "The Middle Ages next venture" by Roberto Vacca. Strange, but the Middle Ages has already arrived and we were already inside. The coming has already come to a kind of Möbius strip where
front and back of a thing already elapsed.
I heard the curses come from the stand next. Boy their twenties trying to send a message from a computer. I characters on the screen does not match the keyboard. Ah Holy what the pen, with which you can write from left to right or right to left in the language they want, without having to lock your intelligence behind an incompatible address.
Suddenly, a muffled sound came from a loudspeaker was announcing a conference on new publishing technology. The darkness fell over the whole show. The lights went out suddenly,
blocked by electrical short. No more electricity. No more technology. No more voice.
Nothing more.
The court had taken everything. The entire area in darkness. The entire city. Complete nation. The entire Western world. The car stopped because could no longer be supplied by petrol pumps, electrical. Journalists could not tell anything about what had happened,
because you could not print anything without electricity. Even the pizzerias could make pizzas, because the electric furnaces would remain eternally cool.
In short, a planetary catastrophe, caused by unfortunate announcement of the electronic publishing revolution.
The little man looked at the microphone, remained silent and dark. There was only light moon, full, illuminating the exhibition of books.
People began to return home, to restore the fireplace in whose light telling stories to children, to make them sleep. Tell when a Once there was an object called television, which saw
something called "Carousel", where there is a reality that instead to exist.
I thought of George, one of the computer. Maybe his wife would back, now that the computer could not work anymore. In sinking of the technology, would have remained a desert island where read, if only by day, a good book.
I approached the edge of the river Tiber. I flashed this message enclosed in a bottle.

July 10, 2001 RobAng

MESSAGE IN A BOTTLE

( Translated into english by: http://translate.google.com )